Sandra Gargowitsch è una scultrice, poetessa, scrittrice e performer franco-slovena. L’argilla le offre un campo illimitato di esplorazione e di esperimenti sensibili, che ama condividere attraverso mostre e laboratori. Lavora principalmente con l’argilla, ma anche con altri materiali come il legno, la lana, il metallo, e le pietre che raccoglie per le loro consistenze e vibrazioni. La vita in divenire, le forme della natura sono le sue principali fonti di ispirazione. Dal 2022, collabora con il progetto “Sensing for Justice” (https://sensingforjustice.webnode.it/) coordinato dalla ricercatrice e avvocato ambientalista Anna Berti Suman, per realizzare insieme attività sensoriali per stimolare pubblici diversi a riscoprire l’uso dei propri sensi in chiave di giustizia ambientale e climatica.
Ricky Tonko musicista dagli anni 80 con repertorio di pezzi propri principalmente in lingua inglese. Collaborazioni (voce chitarre, piano, armonica, flauto, basso, percussioni) con cover band di musica progressive rock anni 70 (genesis pink floyd marillion….) . Sempre nell ambito prog-rock con pezzi propri incide dischi con le band: Theatre, Moongarden, Submarine Silence. Sul versante della musica italiana ha collaborato dagli anni 90 con il gruppo Delta V (un estate fa, se telefonando ecc..) . Sempre con i DeltaV ha partecipato al concerto del Primo Maggio, all’ Heinecken Jammin Festival al Cocacola tour e Tim tour oltre a diverse apparizioni in trasmissioni musicali radiofoniche e televisive.
E’ anche illustratore e grafico per case editrici come Mondadori e Fabbri e Visualizer per eventi. Disegnatore in campo pubblicitario con pubblicazioni di vario genere ( fiabe, racconti, fumetti, locandine, copertine di dichi ecc..)
Insegnante di chitarra e canto e istruttore di discipline orientali Tai chi e Qi Gong.
Il repertorio durante la giornata del 4 giugno tramite Associazione klimatFest prevede una parte del proprio repertorio acustico eseguito con voce chitarra e armonica, sempre con brani propri.
Artivismo, l’arte come impegno sociale. Migranti, donne. diritti e ambiente.
L’attista pubblica, che opera principalmente a Milano, ma che ha anche esposto e realizzato le sue opere in molte città italiane e a Parigi, inizia il suo percorso di street artist nel 2007, con una mostra sulla prostituzione e lo sfruttamento di donne e minori. Nel 2011, nel centro di Milano, mette in scena la performance “La morte della Primavera”, denunciando il climate change. I tenti sui quali è da sempre impegnata l’artivista, sono ifemmirucidi, il femminismo, il trattamento riservato ai migranti, la difesa deli’ambiente e dei viventi, la denuncia irridente e ironica dei poteri. Nel panorama italiano, Cristina Donati Meyer si distingue da mo1te e molti “coUeghi” per i suoi messaggi impegnati, diretti, politicamente e socialmente partigiani, forti e urticanti. Donati Meyer opera principalmente neli’ambito della poster art, ma sempre più spesso impiega la fonna dell’happening e dell’installazione nei centri cittadiru, con interventi non autorizzati a tinte forti e che mirano direttamente al problema, senza patinature, né ambiguità. Cristina non nasconde il proprio volto, né il proprio nome (Donati il padre e Meyer la madre), per assecondare il desiderio di “mistero” che piace tanto ai media main stream, bensì agisce alla luce del sole, di giorno, indossando sol tanto un giubbino catarifrangente, al fme di mimetizzarsi agli occhl delle forze dell’ordine. Le sue installazioni dissacranti e veraci (la croce con un manichino con burqua, il fantoccio di una bambina di 12 anni adagiata sulle goccia della statua di Indro Montanelli a Milano, gli schizzi di rosso mestruale sull’opera “Donna poltrona” di Gaetano Pesce, le decine di manichini gettai nel Naviglio in Darsena a rappresentare i migranti morti in mare, la sposa morta con sé stessa appesa alla storica Pmta romana, la sposa bambola con una bambola gonfiabile impiccata nei pressi del Duomo di Milano, un barcone con migranti che affogano nel Naviglio Grande milanese etc.), hanno ricevuto ampi riscontri sui media nazionali e internazionali (Repubblica, Corriere, Times, Washington Post, Guardian etc. e stampa artistica di settore). L’artista-attivista ha partecipato a diverse esposizioni ed è inserita in svariati cataloghi artistici, qualificata come attivista.
L’originalità dei suoi interventi artistici, delle modalità deli ‘azione e il taglio artistico, sociale e politico sono assolutamente originali.
Arte e attivismo, due mondi apparentemente in contrasto tra loro. Gli avvenimenti degli ultimi tempi hanno addirittura portato parte dell’opinione pubblica a credere che gli attivisti siano nemici dell’arte. La missione di Lotta ha l’obiettivo di restituire al pubblico la sinergia che aleggia tra queste sue due anime: in Lotta arte e attivismo si presentano per la loro naturale capacità di integrarsi, in una conciliazione che esplode e porta alla detonazione le coscienze di chi ascolta, guarda e vive le sue opere.
Con le opere del Novecento l’integrazione tra arte e istanze sociali si è espressa nella sua massima forma: basti pensare alle opere di Adorno, esponente della scuola di Francoforte, per comprendere che le scelte di un uomo “socialmente attivo” passano anche attraverso le forme di comunicazione che egli padroneggia: tra queste la musica, l’arte figurativa, la danza, la recitazione e tutto ciò che ha una portata dirompente nell’animo, tutto ciò che può far emergere le contraddizioni del mondo a colpo d’occhio e che può così farsi carico di messaggi che la ragione da sola stenta a veicolare. Emozione, straniamento, scossa alla prospettiva ordinaria: Lotta è tutto questo, la sua arte ha il compito di mettere l’esplosione creativa dello spirito al servizio della detonazione delle coscienze assopite e di quelle che hanno solo bisogno di un modello per agire davvero.
Dicono che il suo primo vagito sia stato un Fa# e che da allora non abbia più smesso di suonare.Ha scritto la sua prima canzone di denuncia dopo un consiglio comunale particolarmente deludente.La seconda è servita a rincuorare i suoi compagni di lotta contro un famelico piano cave.Dal 9 Agosto 2021 partecipa attivamente al presidio presente giorno e notte sotto la sede della prefetturaAvendo sperimentato il potere comunicativo della musica, ha continuato a comporre, appoggiando varie campagne in difesa dell’ambiente di Brescia, organizzando spettacoli, letture, concerti e scrivendone la colonna sonora.Ha suonato per il teatro, per le scuole, gli amici e i passanti.Ha fondato Passo Ballabile, trio musicale che da dieci anni consegna a domicilio Pizziche, Tarantelle e Tammurriate, portando il calore della musica del Sud anche alle nostre latitudini.
Partecipa al KlimatFest il 2 giugno 2023 con ” Storie di sabbia e di fiumi”.
I am Fatima Haidari a 24-year-old girl from Afghanistan. I was born in the outlying Ghor province of Afghanistan. For 4 years I was a shepherd and did my school secretly. When I was 10, we moved to Herat province of Afghanistan.
In Herat I made handicrafts to carry out my school expenses. Then I learned English and started a job as an English teacher in JRS (Jesuit Refugee Services) organization. In 2019 I started university in the field of journalism and mass communication at Herat University. After on I got to present a radio program by the name of “Winner Women” in local women radio station. At the same year together with 10 of my friends we stablished an organization for women empowerment called Sun Girls funded by JRS and Peace Village associations. Moreover, we were the first group who stablished a library in our town for the first time.
In 2020 I started my job as a tour guide in Herat Afghanistan. And my story was featured on media outlets like CNN, Telegraph UK, Daily Mail and so on. It was an unaccepted job for females and made me a target for extremist groups, but I have never given up as it was what I loved to do.
In August 2021, Taliban captured Afghanistan and I had to get out of the country since what I have done made me a Target for them. I had to leave behind everything including my university, job, achievements, family, friends and my country to save my life. So, fighting all the horrors of the invasion of Taliban, I finally succeeded to get a flight to Italy thanks to the help of a group of travellers who previously have been to Afghanistan.
I arrived at Italy 24th of August 2021 and settled in Ferrara city for three months. Then thanks the help of a friend I moved to Varese, and I stayed there for three months. I worked as an assistant in MB Italia S.r.l. in that period. Then I moved to Milan and worked as a content creator for a Spanish company called Solo Female Travelers. In September 2022 I won a scholarship in Bocconi university of Milan and started my university again in the field of International Politics and Government. Now I also work as a virtual tour guide to
Afghanistan to continue showing the beauty of Afghanistan to the world plus I have a
YouTube channel to reflect the beauty of Italy to the world.
I have a lot of dreams and goals, but the most important ones are to open schools in Afghanistan in and be an independent-strong woman who creates awareness about positive side of the world. I believe in the beauty of my dreams and always fight to be a changer not a victim of bad situations until God gives me the chance to live the life I am given.
Architetto, già Cultore della materia presso il Politecnico di Milano – Facoltà di Architettura – Dipartimento BEST (Building Environment Science e Technology), ha svolto attività di ricerca e di assistenza alla didattica per Laboratorio di Costruzione dell’Architettura per diversi anni.
Consegue due diplomi di specializzazione SSIS (Scuola di Specializzazione per l’Istruzione Secondaria Superiore) presso L’Università Statale degli Studi di Milano.
Abilitato alla docenza in Architettura, Disegno e Storia dell’arte, attualmente lavora come docente di Architettura & Ambiente e di Design presso il Liceo Artistico Statale di Brera di Milano.
E’ tutor dei progetti PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) e svolge moduli di Educazione Civica sul tema della “sostenibilità” a partire dagli obiettivi dell’Agenda 2030, con il contributo di esperti internazionali e osservatori delle Conferenze delle Parti.
E’ membro della Commissione Green School e del Consiglio d’Istituto dello stesso Liceo.
Attento osservatore del rapporto natura/artificio, per vocazione e per mestiere, è attivo in organizzazioni sindacali e ambientali (FLC-CGIL, Legambiente) e prende parte a diverse iniziative culturali in campo ecologico ed archeologico.
E’ socio di Legambiente Italia e collabora ai campi scuola estivi di educazione ambientale.
ALIMENTAZIONE: Futuro dell’alimentazione umana. Carne coltivata: tra scienza, falsi miti e vantaggi ambientali.
Domenica 4 giugno 2023 ore 10.00
Greta Di Fiore,
coordinatrice della comunicazione di Animal Equality Italia, organizzazione internazionale che lavora per porre fine alla crudeltà inflitta agli animali allevati a scopo alimentare.
Grazie alla forte componente internazionale, il gruppo ha sempre mantenuto una prospettiva aperta, inclusiva e intersezionale sulle molteplici implicazioni della sostenibilità e dello sviluppo sostenibile. Allo stesso tempo, essendo radicata a Milano e all’Università, Diciassette ha creato una rete di partnership locali con diversi gruppi di advocacy del territorio che hanno obiettivi simili.
Diciassette è un gruppo nato presso l’Università degli Studi di Milano nel 2018, su iniziativa di cinque studenti iscritti al LLM in Sviluppo Sostenibile.
Il nome del gruppo si ispira ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite che costituiscono la base dell’Agenda 2030.
Diciassette (Seventeen) è espressione sia del desiderio che dell’impegno di interpretare e analizzare gli obiettivi con una prospettiva critica, rendendoli anche tangibili e attuabili per le persone nella loro vita quotidiana.
Il gruppo chiamato “Be Name Mahsa” (In nome di Mahsa), composto da iraniani in Italia, ha avviato la propria attività per promuovere una rivoluzione nella vita delle donne verso la libertà, in segno di protesta contro i crimini della Repubblica Islamica dell’Iran.
Il principale motivo di formazione del gruppo è fornire una piattaforma adeguata e favorevole per l’attività di tutti coloro che sono impegnati per il loro amato paese, nonché invitare tutti i settori sociali e politici che hanno la capacità di influenzare l’avanzamento della rivoluzione in corso in Iran.
Qualsiasi azione, sia essa culturale, sociale, politica o artistica, che sostenga la rivoluzione in corso in Iran e che porti la voce dei sostenitori della libertà del popolo iraniano nel quadro delle leggi del paese ospitante, rientra nell’ambito delle attività di questo gruppo.
Con la speranza di poter essere un riflesso delle voci di protesta dei nostri connazionali all’interno dell’Iran.